Ogni giorno le aziende italiane, gli studi legali e commerciali e gli Istituti di credito richiedono migliaia e migliaia di informazioni commerciali agli operatori del settore per la tutela del credito e del rischio commerciale.
Se fino ad alcuni anni orsono questo flusso di dati era finalizzato prevalentemente alla prevenzione degli insoluti e dei rischi derivanti dalla concessione di credito, oggi, in ossequio al mutato e critico scenario economico e finanziario, le richieste sono in gran parte, per non dire in prevalenza, concentrate sulla tutela del credito e sulla preparazione di successive azioni giudiziali di recupero crediti.
Le informazioni per recupero crediti sono uno strumento divenuto oramai indispensabile al fine di valutare preventivamente le potenzialità di successo di una costosa azione legale di recupero crediti ed anche per modulare la strategia di recupero adattandola in modo ottimale alle peculiarità dei singoli casi
In effetti occorre tenere in considerazione che in passato si concentravano le azioni giudiziali di recupero sugli ass3t patrimoniali dei soggetti debitori, sia essi imprese che privati, azioni considerate “sicure” benché foriere di costi sostenuti e tempi considerevoli.
Il peggioramento della struttura economica e finanziaria del Paese è intellegibile anche dal livello di indebitamento patrimoniale che scoraggia le azioni di recupero data la presenza di altri creditori che insistono sui medesimi target e, fattore ancor più critico, dall’abbassamento del livello di ritorno al netto dei costi di recupero.
Una informazione commerciale per recupero crediti mirata agli asset patrimoniali, evidenzia in particolar modo i beni immobili (terreni e fabbricati) e gli automezzi .
Nel secondo caso in particolare, oltre alla farraginosità dei meccanismi di pignoramento, sii deve comprendere come di fatto, rispetto ad un “teorico” valore commerciale iniziale , dopo la vendita giudiziaria, il valore di autoveicoli, automezzi e motoveicoli si abbassa in maniera da non garantire adeguati ritorni alla parte creditrice.
Il discorso non è molto differente sui beni “immateriali” quali possono essere marchi o quote azionarie, il cui valore nominale sovente differisce in modo anche sensibile rispetto al reale valore di mercato.
Tale situazione ha spinto il mercato delle informazioni commerciali per recupero crediti a cercare altri cruscotti di monitoraggio verso strade più rapide che potessero garantire un ritorno più immediato e congruo.
Si parla infatti di “terzi debitori” quando l’azione legale non avviene direttamente contro il debitore ma si parla di pignoramento presso terzi debitori quando vi è un’espropriazione forzata che ha per oggetto beni mobili del debitore in possesso di terzi o crediti del debitore nei confronti di terzi.
Attualmente sono queste informazioni per recupero crediti che incontrano la preferenza del mercato, poiché consento maggiore rapidità ed efficacia e non comportano un dislivello tra il valore di mercato del “bene pignorato” e l’effettivo ricavato.
La preferenziale tipologia di questo ramo di informazioni per recupero crediti è senza dubbio il rintraccio bancario, ovvero l’individuazione di somme liquide del debitore allocate presso istituti di credito o assimilati (es. Poste).
La continua evoluzione degli scenari sociali ed economici ha comportato un affiancamento al consueto rintraccio bancario, normalmente indirizzato verso la ricerca di conti correnti , ad altre forme ancor più approfondite di rintraccio bancario che sono indirizzate verso la ricerca di conti correnti telematici e carte prepagate.
Un altro metodo rapido ed efficace per eseguire un pignoramento presso terzi debitori è il ritnraccio del reddito lavorativo o pensionistico.
Nel caso di lavoro dipendente, come noto, il pignoramento dello stipendio ha un limite imposto dalla normativa vigente che non può eccedere la soglia di un quinto
Discorso più complesso per redditi pensionistici, NASPI e indennità, pensioni di invalidità e redditi di cittadinanza.
In ogni caso se la quota pignorata sovente può essere bassa , di contro, soprattutto per alcune categorie quali pubblici dipendenti e pensionati, vi è un alta soglia di affidabilità in questa soluzione di recupero.
Le complessità sempre crescenti del quadro congiunturale ha portato ad affinare le informazioni commerciali per recupero crediti, individuando altre tipologie alternative di rintraccio per favorire le azioni d pignoramento presso terzi debitori.
Si parla, ad esempio, delle redditi da locazione; se, infatti, pignorare un bene immobile può essere estremamente costoso e problematico, pignorare il canone di locazione percepito dal proprietario del bene è più immediato e sovente efficace.
Nel caso di imprese, si punta sui crediti, sia quelli vantati da un’azienda verso Enti pubblici, quali gare di appalto, licitazioni ed affidamenti diretti sia nei confronti di clienti privati.
Infine, la gamma delle informazioni per recupero crediti, si estende anche verso nuove frontiere come le polizze assicurative, che presuppongo articolare combinazioni di parametri per configurarne la pignorabilità.
Tirando le somme, con le nuove soluzioni prospettate dalle informazioni per recupero crediti, si sono moltiplicate le opzioni di recuperabilità, a tutela dei bistrattati diritti dei creditori.